Esperimento visionario al Liceo Filolao di Crotone
QUANDO IL LATINO
SI DECLINA IN GOL
I ragazzi della Terza A, guidati dalla docente Antonella Giungata, hanno utilizzato l’idioma di Cicerone e Tito Livio per commentare in telecronaca la finale mondiale del 2006 e la storica cavalcata di Juric e Palladino verso la serie A-
di Giacinto Carvelli*
CROTONE – Mai avrebbero immaginato Fabio Grosso, che ha realizzato il rigore decisivo dei mondiali di calcio del 2006 e Raffaele Palladino, protagonista della storica salita in Serie A del Crotone calcio, di sentire le loro gesta commentate, in telecronaca in latino. Ci hanno pensato, invece, i ragazzi della classe III A del liceo Filolao di Crotone, guidati dalla docente Antonella Giungata. Si tratta di un nuovo modo per favorire l’interesse dei ragazzi per il latino, solitamente percepito come una lingua ostica.
«Tutto è partito – dice la docente – dall’idea di due studenti, che hanno proposto di fare una telecronaca della finale del mondiale del 2006 vinta dall’Italia ai rigori. Per far capire ai giovani studenti che dovevano scegliere la scuola superiore, che potevano tranquillamente scegliere una scuola con il latino al suo interno. Perché non è poi tutto questo spauracchio che tutti fanno credere e soprattutto non è una materia inutile».
Sottolinea, ancora, la docente, che «il latino può ancora avere una sua utilità, perché quello studiato al biennio con la grammatica e la struttura della lingua dà un metodo di studio che, abbinato alla matematica, diventa infallibile, un metodo rigoroso da applicare. E poi, invece, al triennio, con lo studio della letteratura e dei classici e da un patrimonio di valori che oggi forse stiamo un po’ perdendo. Quindi a noi interessava portare avanti questo genere di discorso e ci siamo chiesti con i ragazzi come poter fare in modo accattivante ad avvicinare al latino».
Un’operazione, questa, che per sua ammissione non si è rivelata certo semplice. «È stato difficilissimo – continua la docente – rendere il linguaggio calcistico, che i latini non avevano,
in italiano. E poi dall’italiano di tradurlo in latino. Per cui abbiamo dovuto fare un lavoro di squadra e i ragazzi si sono messi in gruppo». Scelta la partita della Nazionale, che accomuna tutti, l’avventura è partita ed i ragazzi hanno cominciato a selezionare i testi, immagini ed a tradurre, trovando anche difficoltà, con qualche espressione, che si sono ingegnati a superare. E ci sono riusciti davvero bene, tanto è vero che il loro progetto ha attirato la Rai nazionale
ed hanno ottenuto i complimenti anche da Francesco Repice, che la telecronaca l’aveva fatta in
originale.
«Abbiamo realizzato – aggiunge la Giungata – un altro prodotto che è quello della telecronaca del Crotone nella partita storica in cui per la prima volta ha conquistato la serie A, con lo stesso entusiasmo se non di più perché i ragazzi consapevoli che il loro lavoro era stato apprezzato e quindi c’erano i riflettori puntati su di loro. Hanno dato ovviamente il meglio che potevano ed il risultato è stato che intanto si sono divertiti, hanno lavorato in latino e quindi hanno potenziato alcune cose che noi in classe già facevamo, ma le hanno potenziate in maniera ludica, divertendosi». E, visto che il metodo funziona, i ragazzi preannunciano altre sorprese.
*Giacinto Carvelli è giornalista e autore teatrale. È suo l’articolo sui ragazzi del Liceo Filolao pubblicato sul Quotidiano del Sud e che qui riproponiamo.
https://www.rainews.it/tgr/calabria/video/2023/12/iniziativa-liceo-filolao-crotone-lezioni-e-telecronache-in-latino-1b8567b8-f9e8-4b3e-b1ad-23d8f504e7d4.html
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