Il rapporto dei Capilupi con le arti e con lo sport

Chi sono i CAPILUPI di Mantova?

Lo spiega Alberto Capilupi in un articolo pubblicato su LA REGGIA

nel giugno del 2024

testo:

I Capilupi celebrano
un millennio di storia

I Capilupi sono un nobile casato originario della marca trevigiana, stabilitosi a Mantova verso il Duecento o probabilmente prima. Le cronache documentano l’esistenza di Giovanni Capo di Lupo (caput lupi: testa di lupo, come evidenzia lo stemma araldico) già nell’anno 1080 e ne fanno una delle più antiche famiglie
presenti negli archivi nobiliari. Nel corso di dieci secoli e oltre, i Capilupi sono collezionisti, consiglieri di
corte, prelati, uomini di cultura e diplomatici al servizio di Sovrani, Papi e Imperatori. A Mantova
acquisiscono varie proprietà, tra cui il Palazzo di piazza San Giovanni delle Carrette e quello di via
Concezione – Capiluporum domus amicorum hospitium – che da settecento anni e più ne è dimora
d’elezione, sottoposta a vincolo dal Ministero dei Beni culturali.

In occasione della recente visita di una delegazione della Società per il Palazzo Ducale, la storia dei Capilupi è stata illustrata dall’accademico virgiliano Raffaele Tamalio, che ha messo in rilievo i periodi più prestigiosi della famiglia, soffermandosi in particolare sulla figura di Benedetto (1461 – 1518), abile e facoltoso segretario di Stato dei Gonzaga e segretario particolare di Isabella d’Este, consorte del marchese di Mantova Francesco II Gonzaga.

Benedetto Capilupi si unì in matrimonio a Taddea de Grotti (di cui si conserva l’immagine in un quadro
vincolato, attribuibile a Giorgione), che gli diede nove figli, tra i quali avranno modo di distinguersi Lelio,
Ippolito e Camillo.

Lelio (1497 – 1560) – del quale rimane un ritratto attribuito a Tiziano, soggetto a ben due vincoli – fu
letterato e poeta, celebre soprattutto per i suoi “centoni” (componimenti letterari in cui si utilizzano versi
di un grande poeta del passato per dare vita a testi nuovi) virgiliani.

Ippolito (1511 – 1580), strettamente legato al cardinale Ercole Gonzaga, fu vescovo di Fano e nunzio
apostolico presso la Repubblica di Venezia. Trascorse tuttavia gran parte della sua vita a Roma, come
diplomatico per conto dei Gonzaga in una dimora che, ancor oggi, mantiene il nome di Palazzo Capilupi.
Ippolito fu anche un esperto collezionista d’arte.

Camillo Capilupi (1504 – 1548), anch’egli diplomatico, fu al servizio dell’imperatore Carlo V ed ebbe un ruolo importante nella storia della famiglia per il matrimonio con Lucrezia da Grado, figlia del ricco medico di corte Antonio. Quest’ultimo, prima di morire, per evitare l’estinzione della propria stirpe propose a figlia e genero la nomina a eredi universali, alla condizione che il proprio cognome fosse aggiunto a quello della casata: nacque così la linea dei Capilupi De Grado, ininterrottamente proseguita fino a oggi.

Nel XVII secolo è sicuramente da ricordare Scipione, al quale fu conferito nel 1650 il titolo di marchese.

Nel secolo successivo, l’alto livello economico della famiglia viene evidenziato da diversi documenti, in
particolare dall’atto notarile Divisio Bonorum del 1718, in cui spicca significativamente il valore di mercato
del ritratto di Lelio, attribuito a Tiziano Vecellio.

Nel XIX secolo a emergere è la figura dell’ingegner Alberto Capilupi De Grado (1948 – 1905, ricordato dalla lapide posizionata sulla facciata), che realizzò importanti opere idrauliche e bonifiche, ricoprendo cariche pubbliche di alto livello in campo politico-amministrativo.

Nel secolo scorso Giuliano, accademico virgiliano, riuscì pazientemente a ricostruire l’intero albero
genealogico, da cui emergono le illustri parentele dei Capilupi nel corso di una storia millenaria, come
testimoniano gli stemmi affrescati nel salotto principale del Palazzo.

Nel secolo attuale gli eredi della famiglia – Alberto, il fratello Carlo e i cugini Lelio, Flavia e Silvia, hanno
avuto il merito di riunificare il grandioso Archivio Capilupi (la cui collezione era iniziata con Benedetto nel
Quattrocento) depositandolo presso l’Archivio di Stato di Mantova, a disposizione della città e dell’intero
mondo della cultura.

Didascalia
Lelio Capilupi nel ritratto attribuito al Tiziano dall’atto notarile Divisio Bonorum del 1718

Didascalia
Il documento ufficiale, datato 1650 e sottoscritto da Carlo Gonzaga, con il quale Scipione Capilupi viene
insignito del titolo di marchese. Nella pagina a fronte, dall’alto la lapide che omaggia Alberto Capilupi De
Grado sulla facciata del palazzo di via Concezione, il grande camino collocato sulla parete affrescata del
salotto e un raro papiro del V secolo, verosimilmente il più antico documento storico conservato in
Lombardia del quale si abbia notizia

La nostra visita al palazzo Capilupi, ospiti del marchese Alberto e della famiglia Corneliani

Il 20 aprile scorso una delegazione della Società per il Palazzo Ducale di Mantova è stata signorilmente
accolta nella splendida dimora storica di PALAZZO CAPILUPI. Un grazie di cuore ai nostri ospiti Alberto
Capilupi – ventiduesimo marchese nella linea diretta di successione della casata – e Maurizio Corneliani, che ci hanno aperto le porte delle rispettive ali del loro grande palazzo. Si è trattato peraltro di un’occasione di festa, perchè la visita (riservata ai soli soci) è coincisa con l’inizio delle celebrazioni per i mille anni della famiglia Capilupi.

Il percorso di visita è iniziato con il palazzo di piazza San Giovanni dove, accompagnati da Mariarosa
Palvarini, abbiamo potuto ammirare gli esterni e l’apparato decorativo del portale. Sulla targa del palazzo,
l’iscrizione recita: Ospite, vedendo un capo, terribile insegna dei Lupi, non temere: la pur pia Roma porta
una feroce lupa. E conclude ammonendo: Onora l’ospitalità, e aperte ti sono le sue case se con fermo patto ti unirà a lui l’amore. Questo il messaggio di Prospero Capilupi (1575 – 1630).
Dopo una breve passeggiata siamo stati accolti a Palazzo Capilupi per visitare alcuni ambienti interni e la
preziosa quadreria. Sul palazzo di via Concezione, a destra e a sinistra dello stemma col lupo, l’iscrizione
assume ancor più i connotati dell’invito: Capiluporum domus amicorum hospitium.
A seguire, visita alla parte del palazzo che ospita oggi Maurizio Corneliani, dove siamo stati accolti dal
padrone di casa e dal patriarca Carlalberto nell’elegante salone al primo piano.
La visita si è conclusa nel cortile del palazzo con un gradito buffet.

sito

https://www.societapalazzoducalemantova.com/

Lelio Capilupi

http://www.leliocapilupi.it/

Alberto Capilupi

(1982)

ATLETICA LEGGERA

(12.6.1981, Riccione, Campione italiano Master 40)

TENNIS

Docente ai Corsi ISEF (in seguito a Scienze Motorie) di Verona

Corsi estivi di aggiornanento sul tennis per insegnanti di Educazione Fisica

Responsabile dellArea Scientifica del Simposio Internazionale della Propatri a di Milano

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