Marcantonio Bentegodi ( Verona, 25 aprile 1818 – Verona, 9 agosto 1873) è stato un dirigente sportivo italiano. Fu il precursore dello sport veronese del XIX secolo. 

Se esiste lo sport a Verona – scriveva Verona Sera nel 2017 – lo si deve principalmente a Marcantonio Bentegodi, che in vita e tramite il suo testamento ha favorito la sua diffusione.

Lo stadio di Verona, dove giocano l’Hellas, il Chievo e non solo, è intitolato a Marcantonio Bentegodi. E probabilmente tutti, la prima volta che hanno sentito questo nome si sono chiesti chi sia stato questo Bentegodi e come si sia meritato un’intitolazione così onorevole.

Della vita di Marcantonio Bentegodi non si conosce tanto. Si sa che è nato a Verona il 25 aprile 1818 ed è morto sempre a Verona il 9 agosto 1873. L’anno prossimo, 2018, ricorrerà il suo bicentenario della nascita e chissà se la futura amministrazione lo ricorderà degnamente. Dovrebbe farlo perché se esiste lo sport a Verona lo si deve principalmente a Marcantonio Bentegodi, che in vita ha fatto di tutto per diffondere la pratica sportiva tra i giovani e nel suo testamento ha lasciato un quarto dei suoi averi all’insegnamento della ginnastica e della scherma, sport che erano il riferimento praticamente di tutte le discipline. Il patrimonio di Bentegodi era considerevole e un quarto di esso era costituto da terreni e fabbricati che sarebbero serviti “per non dimenticare – così è scritto nel testamento – l’educazione fisica della gioventù veronese”.

Bentegodi è stato consigliere comunale a Verona e membro del consiglio provinciale di sanità e si può definire un pioniere della diffusione dello sport a Verona, e in senso lato in Italia. Nella sua città, nel 1868 fondò la Società di Ginnastica e Scherma, la cui eredità è stata presa dalla Fondazione Bentegodi.

Infine oltre all’attuale stadio, a Bentegodi è stato intitolato anche il vecchio stadio della città, costruito nel 1906 e sostituto dal nuovo nel 1963. Il vecchio Bentegodi sorgeva in zona di piazza Cittadella, dove adesso c’è un parcheggio sotterraneo.

Verona Sera ha poi scritto il 5 agosto 2023:

Uomo di sport, amministratore del bene comune con una grande caratura culturale e intellettuale, spinto da uno spirito progressista per un’Italia unita e liberata dal dominio austriaco. Marcantonio Bentegodi ha senza dubbio lasciato un’impronta indelebile e fondamentale per Verona, dimostrandone tutto il suo amore fino al suo ultimo giorno di vita, il 9 agosto 1873 quando, nel testamento, lasciò la quarta parte del suo patrimonio al Comune «per non dimenticare l’educazione fisica della gioventù veronese», come fu scritto nel documento.

1868: POLISPORTIVA MARCANTONIO BENTEGODI

La Bentegodi nasce come società polisportiva gestita dal Comune di Verona nel 1868. La sezione calcistica fu aperta agli inizi del XX secolo.

ISTITUZIONE COMUNALE MARCANTONIO BENTEGODI

L’Istituzione comunale Marcantonio Bentegodi è stata una squadra di calcio italiana (con sede nella città di Verona), sezione calcistica dell’ omonima polisportiva gestita dal Comune.

1963: STADIO BENTEGODI

Lo stadio Marcantonio Bentegodi è un impianto sportivo di Verona. Con 39 211 posti complessivi, di cui solo 31 045 omologati, risulta l’ottavo stadio italiano per capienza. Lo stadio è stato costruito come sede degli incontri interni dell’Hellas Verona. 

Indirizzo Piazzale Olimpia, 2, 37138 Verona VR

Capienza: 39.211 spettatori

Squadre che attualmente ne usufruiscono: Hellas Verona F. C., A. C. Chievo, Virtus Verona

Data di apertura: 15 dicembre 1963

Ristrutturazione: 1985/1990

Copertura: Completa

Costo: ~ 1 000 000 000 ₤ (equivale a circa 11 420 000 €)

Dim. del terreno: 105 m × 68 m

Mat. del terreno: erba ibrida

Pista d’atletica: Sì

2006: FONDAZIONE BENTEGODI

ll 24 luglio del 2006 il Consiglio Comunale di Verona deliberò la trasformazione della BENTEGODI in “Fondazione”, con effetto operativo a partire dal 1 gennaio 2007, pertanto la vecchia “Istituzione Comunale M. Bentegodi” chiuse idealmente l’attività il 31 dicembre del 2006.

Dopo 138 anni di gloriosa presenza come costola del Comune di Verona, la Bentegodi cambiava così abito giuridico, indossando quello forse più snello ed operativamente più agile di “Fondazione”.

Nella sua veste di “Istituzione Comunale” la Bentegodi era certamente da annoverare tra le uniche realtà di polisportiva comunale, anche se tale situazione rimane pure nell’attuale configurazione statutaria, in quanto il Comune di Verona, ente promotore e fondatore, indirettamente ne mantiene il controllo.

Le origini ci riportano al 1868, con il dott. Marcantonio BENTEGODI, consigliere comunale e membro del Consiglio Provinciale di Sanità, coadiuvato da illustri personaggi veronesi, quali il poeta Aleardo ALEARDI, l’avv. Agostino RENZI TESSARI ed altri ancora.

Marcantonio BENTEGODI è certamente uno dei pionieri dello sport in Italia ed il suo più grande merito è quello di essersi reso protagonista di un’iniziativa quasi certamente unica in tutta la storia dello sport nazionale ed internazionale.

Egli, infatti, affidò all’Amministrazione Comunale di Verona, per disposizione testamentaria, la quarta parte del suo immenso patrimonio, costituito in terreni, fabbricati, titoli e denaro, “per non dimenticare l’educazione fisica della gioventù veronese”, praticata a quell’epoca con le discipline della Ginnastica e della Scherma.

A quelle due nobili arti, infatti, si faceva particolare riferimento per le attività motorie allora conosciute e soprattutto nella ginnastica trovavano identità diverse realtà embrionali quali l’atletica, la lotta, il pugilato, il sollevamento pesi ed altre discipline, che solo più tardi avrebbero assunto una loro precisa connotazione.

I beni del BENTEGODI furono per molti anni gestiti dal Comune di Verona e successivamente, alienati, incamerati ed utilizzati, in varie forme e non sempre con indirizzi prettamente sportivi; lo “Stadio Bentegodi”, che porta il suo nome ed ospita le cittadine del calcio, Verona Chievo ed Hellas Verona, come già era per il vecchio stadio, nei pressi della centralissima Piazza Brà, è un riconoscimento ufficiale della città al grande mecenate.

Risalgono almeno al 1862 le origini dal sodalizio, con la “Società dei vecchi schermitori veronesi”, poi assorbita dalla “Società Veronese di ginnastica e scherma Bentegodi” e solo nel 1875 il Consiglio Comunale eleggeva una commissione con l’incarico di realizzare le disposizioni testamentarie del BENTEGODI e con la Deliberazione Consigliare del 20 aprile 1877 era definitivamente costituita “l’Istituzione Comunale di ginnastica e scherma Marcantonio Bentegodi”.

Da quei tempi, con discipline che sono entrate ed uscite dall’organico societario, quali calcio, tamburello, lotta, ciclismo, pugilato ed altre ancora, siamo arrivati alle attuali nove Sezioni: Atletica Leggera, Ginnastica Artistica Femminile, Ginnastica Artistica Maschile, Ginnastica Ritmica, Nuoto, Pallanuoto, Pesistica, Scherma e Tuffi.

Come “Istituzione Comunale”, presidente era statutariamente il Sindaco di Verona, che delegava tale incarico all’Assessore allo Sport, coadiuvato da una “Commissione di Vigilanza”, espressione politica della composizione del Consiglio Comunale.

Nella nuova veste giuridica la “Fondazione M. Bentegodi”, così trasformata per una serie di motivi, anche interni al Comune di Verona, ha come dirigenza un Consiglio di Amministrazione, nominato dal Sindaco di Verona e composto da un Presidente, un Vice Presidente ed un Consigliere, almeno per i primi tre anni di attività, come prevede il nuovo statuto e che la poterà alla fine del 2009.

La struttura funzionale prevede la figura di un Direttore Generale, che dirige e coordina il personale di segreteria, gli addetti alle palestre, i nove Coordinatori di Sezione ed i numerosi Istruttori e Tecnici esperti nelle nove discipline proposte e praticate.

2023: 150° anniversario morte di MARCANTONIO BENTEGODI (1818-1863)

ARCHIVIO COMUNE DI VERONA (https://archivio.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=43011)

L’Archivio Generale del Comune di Verona, il più grande fra gli archivi storici comunali, presenta una mostra documentaria per raccontare quanto l’Amministrazione abbia realizzato nel corso dei decenni grazie  all’importante e tuttora redditizio lascito testamentario che Marcantonio Bentegodi fece al Comune stesso per la formazione scolastica e sportiva dei giovani veronesi.

Una prima sezione è dedicata alla sua vita privata e pubblica: preziosi registri ottocenteschi, fotografie, delibere di Consiglio Comunale e carteggi raccontano le vicende familiari di cui fu protagonista nella sua casa di via Leoncino 5, tuttora abitata, e dei primi provvedimenti che vennero presi dopo la sua morte per rispettarne le ultime volontà, istituendo la fondazione a suo nome che opera ancora oggi nel campo dello sport.

Segue poi la raccolta di progetti, scritti e fotografie degli stadi di Verona a lui intitolati: il vecchio stadium che si trovava nell’odierna piazza Cittadella e l’attuale stadio del quartiere Borgo Milano. All’esposizione dei documenti si aggiunge anche quella dei modelli 3D dei due edifici realizzati dall’architetto e studioso Leonardo Milazzo sulla base dei progetti esposti. Completa questa seconda parte la documentazione sulla costruzione dell’ippodromo comunale nel quartiere di Borgo Roma che venne utilizzato come campo sportivo.

Infine, sono esposti i progetti architettonici delle scuole nate grazie ai lasciti del Bentegodi: l’asilo d’infanzia e l’istituto tecnico agrario che porta il suo nome ancora oggi.

NB: è possibile ascoltare l’ AUDIOGUIDA e scaricare l’ App

Informazioni e contatti:

Visite guidate su richiesta, inviando una mail a archivio.generale@comune.verona.it

Inoltre l’Archivio Generale del Comune di Verona insieme all’Archivio di Stato di Verona e la Società  Letteraria di Verona contribuiscono alle celebrazioni con una mostra documentaria diffusa che racconta chi era Marcantonio Bentegodi, cosa ha lasciato alla sua Verona e cosa le Amministrazioni, in cambio, hanno realizzato nel suo nome.

La visita ai luoghi del Bentegodi è inoltre arricchita da un dépliant/mappa e dall’audio-tour “150 Marcantonio Bentegodi. La città e il suo benefattore”, disponibile gratuitamente nell’app Izi.Travel o scansionando il qr code.

Dove:

  • Palazzo Barbieri – Piazza Bra – Verona

Quando:

dal 22 settembre al 15 ottobre 2023

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